domenica 7 giugno 2015

Repubblica2: il benecomunismo diventa mainstream e attira la consueta compagnia di giro


La pagina del festival

Il programma del festival dei beni comuni 

Incontri. Workshop. lectio magistrali, concerti e tavole rotonde 

Mauro Ravarino il Manifesto 5.6.2015

A Chieri, sulle col­line al di là del Po, a due passi da Torino, nasce il primo «Festi­val inter­na­zio­nale dei Beni comuni». Quat­tro giorni, dal 9 al 12 luglio, di con­fronti, tavole rotonde, musica, tea­tri e labo­ra­tori attorno alla locu­zione più discussa degli ultimi anni. Cosa e di chi sono i beni comuni?
La ras­se­gna, pro­mossa dall’amministrazione locale, si pone l’obiettivo di con­di­vi­dere espe­rienze, trac­ciare linee e mappe, inter­ro­gan­dosi sulle forme del vivere e del pro­durre in comune, per acce­le­rare il pro­cesso di par­te­ci­pa­zione. Tra gli ospiti sono attesi Ste­fano Rodotà, Sal­va­tore Set­tis, Gustavo Zagre­bel­sky, Marco Pao­lini, Toni Negri, San­dro Mez­za­dra, Miche­lan­gelo Pisto­letto, Gianni Vat­timo, Carlo Frec­cero, Davide Fer­ra­rio, Luca Mer­calli, Dona­tella Finoc­chiaro, Van­dana Shiva, Tomaso Mon­ta­nari, Marco Tra­va­glio e Michela Mur­gia. E, ancora, Cae­tano Veloso e Gil­berto Gil in con­certo il 10 luglio. I due mae­stri della bos­sa­nova e della can­zone d’autore bra­si­liana tor­ne­ranno a esi­birsi insieme sul palco dopo oltre vent’anni pro­prio al festi­val di Chieri, saranno sul palco soli con le loro chi­tarre. Il con­certo sarà l’unico evento a paga­mento di una mani­fe­sta­zione com­ple­ta­mente gratuita. 
«Abbiamo for­te­mente voluto que­sto festi­val — rac­conta Ugo Mat­tei, uno dei pro­mo­tori del festi­val non­ché giu­ri­sta, vice­sin­da­cao di Chieri e autore de Il beni­co­mu­ni­smo e i suoi nemici — che con­si­de­riamo una ripresa dal basso del pro­cesso di costru­zione inter­na­zio­nale di una poli­tica dei beni comuni che in Ita­lia è stata tra­dita dopo la grande vit­to­ria del refe­ren­dum sulla acqua e il nucleare del giu­gno 2011. Per la costru­zione di poli­ti­che pub­bli­che che final­mente supe­rino l’austerity sono neces­sari stu­dio, par­te­ci­pa­zione e spe­ri­men­ta­zione di nuovi lin­guaggi con­tro disciplinari». 
Il festi­val si aprirà il 9 luglio con un con­fronto tra lo sto­rico dell’arte Sal­va­tore Set­tis e il costi­tu­zio­na­li­sta Gustavo Zagre­bel­sky sul tema «beni comuni: un dia­logo per le gene­ra­zioni future». Il 10, Ste­fano Rodotà affron­terà la rela­zione tra beni comuni, soli­da­rietà e fra­ter­nità. Stesso giorno in cui Toni Negri, insieme ad altri stu­diosi, riflet­terà sul rap­porto tra i beni comuni e il comune, calati nel con­flitto sociale e nell’immanenza. L’11 è, invece, in pro­gramma la «lec­tio magi­stra­lis» di Van­dana Shiva su cibo e etica. La mani­fe­sta­zione, all’interno della quale è pre­vi­sto un cam­peg­gio, si chiu­derà dome­nica con la lec­tio «2015: Odis­sea nello spa­zio urbano» della scrit­trice Michela Murgia.

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