domenica 7 giugno 2015
Una storia della Royal Society alle origini della scienza moderna
Andrea Frova e Mariapiera Marenzana: Newton & Co. Geni bastardi. Rivalità e dispute agli albori della fisica, prefazione di Piergiorgio Odifreddi, Carocci
Risvolto
Sullo sfondo tormentato e vitale dell’Inghilterra del XVII secolo –
guerre civili, regicidio e tirannia, peste e incendio di Londra – si
stagliano le figure dei padri fondatori della Royal Society, con le loro
vicende biografi che e conquiste intellettuali. Ingegni sublimi, ma
soggetti a umane e talora meschine passioni, che li indussero a opporsi
l’un l’altro talora con sorprendente acrimonia. Dallo sconcertante
“divino” Newton al poliedrico ma dispersivo Hooke, dal pio astronomo
reale Flamsteed al mondano Halley, dal grande architetto Wren al nobile
Leibniz, e poi Huygens, Hevelius e altri ancora. Il libro illustra i
traguardi scientifici di quei geni e i loro difficili ma stimolanti
rapporti anche con i maggiori scienziati che operavano in Francia,
Germania e Olanda. Erano gli anni in cui la scienza, nata in Italia con
Galileo, emigrava in quei paesi dove, benché afflitta talora da alchimia
e superstizione religiosa, Trovava un terreno propizio allo sviluppo di
un metodo di ricerca rigoroso.
Newton attaccò e fu attaccato da tutti, Darwin si affrettò a pubblicare "L'origine della specie" dopo aver letto il saggio sull'evoluzionismo di un collega
Massimiliano Parente - il Giornale Ven, 05/06/2015
27 aprile 2015 - Corriere della Sera
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