Pare ci siano già ordinazioni perfino per un testo per bambini: The Corbyn Colouring Book , un libro da colorare sulle idee del leader laburista. Da Bookmarks, la più grande libreria di ispirazione socialista esistente in Gran Bretagna, situata nel centro di Londra, vanno a ruba titoli come The Labour
party: a marxist history , le cui vendite sono raddoppiate, mentre un volumetto intitolato A rebel’s guide to Marx è talmente popolare da essere andato in ristampa. Situazione analoga a Five Leaves, libreria di sinistra di Nottingham, e Left on the Shelf (Sinistra sullo scaffale), una libreria in Cumbria, dove la gente prenota copie di London Labour Briefing , rivistina della sinistra laburista di cui Corbyn è stato in passato il direttore, e si contende vecchi manifesti delle campagne del Labour degli anni Sessanta.
Un simile revival potrebbe rendere orgoglioso Karl Marx, che a Londra morì e vi è sepolto. Ma proprio attorno alla sua tomba è scoppiata in questi giorni una polemica, riportava ieri l’edizione europea del Wall Street Journal . Il piccolo cimitero di Highgate dove giace il padre del comunismo è privato, non pubblico; e i gestori fanno pagare 4 sterline (circa 5 euro e mezzo) d’ingresso ai visitatori che vanno a scattare foto o deporre fiori sulla lapide con la scritta «proletari di tutto il mondo unitevi». I responsabili sostengono che quei soldi servono a coprire le spese per tenere in ordine il cimitero, ma qualche associazione di sinistra contesta la procedura come un modo indebito di fare soldi sul marxismo.
Sarebbe piaciuto al nemico del capitalismo, ironizza il quotidiano di Wall Street, un simile commercio sul suo sepolcro?
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