domenica 4 ottobre 2015
The blood never dried: il Libro nero del colonialismo britannico
Risvolto
"Al culmine della sua estensione territoriale
si diceva che sull'Impero britannico 'il sole non tramonta mai': il
motivo, secondo una facezia popolare irlandese, era che "Dio non si fida
degli inglesi al buio". In effetti, la dominazione britannica è stata
ovunque sinonimo di tirannia, razzismo ed eccidi; per dirla con il
cartista Ernest Jones 'il sole non tramonta mai, ma il sangue giammai si
asciuga'. Eppure, ancora oggi, esponenti politici esibiscono il proprio
orgoglio per il ruolo giocato dall'Impero nel diffondere la cultura e
la civiltà, convinti che sia venuta "l'ora di smettere di scusarsi".
Tuttavia, una seria discussione pubblica su quanto avvenuto nelle
colonie non c'è mai stata: ci si dimentica delle vittime, e i nomi e le
date dei massacri perpetrati restano sconosciuti alla stragrande
maggioranza dei britannici (e non solo). John Newsinger fa breccia in
questo silenzio collettivo, adottando un punto di vista 'dal basso',
lontano dall'idea per cui uno stato liberale si sarebbe incaricato di
diffondere libertà e tolleranza. Dalla tratta degli schiavi nelle Indie
Occidentali alle guerre dell'oppio in Cina, dalla carestia nel Bengala
alla sanguinosa soppressione dei moti nazionali in Kenya e Malesia, la
storia è ben diversa da quella che ci hanno raccontato finora".
C'è del marcio nella grandeur britannicaRoberto Festorazzi Avvenire 3 ottobre 2015
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