venerdì 19 febbraio 2016

I Rosso-Bruni di Sinistra Manifestina. Sinistra Brioscina risponde con Checco Varoufakis e il Il piano B come "Babbigno"

Azzardo una previsione. Non passerà nemmeno un anno e potremo chiamare il nuovo soggetto cosmopolitico "La Piccola SEL" [SGA].




Dall’eurodeputata dell’Altra Europa, Eleonora Forenza, alla Rete antiliberista e anticapitalista: ecco chi è partito per Madrid per partecipare alla tre giorni sul Plan B per l’Europa promossa da Varoufakis 

19 febbraio 2016 di Giulio AF Buratti popoff



Sinistra italiana 
Daniela Preziosi 
Piero Bevilacqua 
d. p. 
*** 
Daniela Preziosi 
Aldo Carra 
Daniela Preziosi 
*** 
Daniela Preziosi 
Claudio Marotta*

Spagna, sì di Podemos a Izquierda Unida: trattiamo insieme con il Psoe
il manifesto 19.2.16
In uno stallo politico che dura da più di due mesi, Podemos ha accettato ieri la proposta avanzata dal leader di Izquierda Unida Alberto Garzon di trattare per formare un governo guidato dai socialisti del Psoe.
Le trattative, per la prima volta nella storia spagnola, coinvolgerebbero quattro partiti: Psoe, Podemos, Iu e Compromis (valenziani).
Di fronte ai giornalisti, Pablo Iglesias ha glissato sul fatto che il leader del Psoe Sanchez sta già trattando con Ciudadanos, facendo però capire che tale negoziato a due è superato.
Sanchez, a Bruxelles per l’incontro dei socialisti europei, non ha commentato l’iniziativa.
Mentre Iglesias ieri ha detto che spera sinceramente che l’incontro per un governo progressista non sia l’occasione per «farsi una foto» ma per «lavorare insieme».
Alberto Garzón difende fortemente la scelta di un governo progressista: “Abbiamo la responsabilità morale di provare a formare un governo di alternativa”. E a Podemos, che finora ha bloccato l’accordo con il Psoe soprattutto per il referendum dell’indipendenza catalana, dice: ” Quel referendum bisogna difenderlo, mantenerlo, ma non va posto come una linea rossa più importante della lotta alla disuguaglianza o alla povertà”. 

Nuovo soggetto cosmopolitico

Sinistra. Al Palazzo dei Congressi la tre giorni romana, quasi-nascita del partito. Da oggi un fitto programma di tavoli, dibattiti, laboratori e colpi di scena. Ci saranno anche Zedda e Pisapia

di D. P. il manifesto 19.2.16
ROMA Un ricordo di Giulio Regeni, il giovane ricercatore torturato e ucciso al Cairo, dei cui assassini ancora non si sa nulla. Un video sull’esaltante campagna elettorale di Bernie Sanders. Il promo di un film sulle trivelle (il regista è Emanuele Bonaccorsi) per ricordare che il primo appuntamento con il destino, per la nuova creatura politica che nasce, è quello del referendum del 17 aprile.
Partono oggi pomeriggio alle quattro — al Palazzo dei Congressi di Roma — le tre giornate di Cosmopolitica, la quasi-nascita del nuovo soggetto della sinistra. Il vero parto avverrà a dicembre, almeno secondo la proposta di molti del gruppo di organizzatori, quando dovrebbe tenersi il congresso fondativo; dopo il referendum sulla riforma costituzionale, che sarà uno spartiacque per il futuro del paese.
Il programma è fitto di dibattiti, laboratori, tavoli ma anche piccoli eventi e colpi di scena, in qualche misura. Il modello è quello della kermesse ’sellina’ Human Factor, e non è diversissimo dalla Leopolda renziana. Ma gli organizzatori smentiscono con fastidio: i dibattiti dei tavoli finiranno condensati in una sintesi che poi andrà a implementare il programma politico. Si vedrà.
Nei laboratori o nel palco della plenaria arriveranno figure storiche della sinistra italiana, come Luciana Castellina, ma anche storie più recenti, e più impreviste, come quella di Giovanna Martelli, consigliera per le pari opportunità del governo Renzi che qualche settimana fa ha lasciato il gruppo del Pd in polemica. C’è chi dice che potrebbe annunciare il suo avvicinamento a Sinistra italiana.
Ci saranno i sindaci Leoluca Orlando e Luigi De Magistris, ma anche Giuliano Pisapia e Massimo Zedda, che è vero che sono di Sel, ma la loro presenza non era per niente scontata: si tratta pur sempre della nascita di un soggetto ostile alle alleanze con il Pd in piena campagna elettorale nelle proprie rispettive città.
Fra gli scettici, ma con motivazioni opposte, anche Marco Revelli dell’Altra Europa e Paolo Ferrero del Prc, ma anche loro ci saranno. Come i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, un messaggio di Maurizio Landini, i presidenti di Legambiente, Arci, Arcigay.
Nichi Vendola non ci sarà, sarà presente con un video che sarà proiettato domenica. E c’è da scommettere che sarà un momento delicato per l’assemblea, quello del fondatore di Sel non presente al suo evento di trasformazione in nuovo partito.
Ma l’elenco è impossibile, il programma completo si trova su Cosmopolitica.org. Il calcio d’avvio è affidato a Betta Piccolotti, responsabile comunicazione di Sel, poi a Andrea Ranieri, il braccio destro di Sergio Cofferati che riassumerà il documento politico su cui nasce l’ipotesi del nuovo soggetto, e ancora il sociologo Carlo Galli, ex deputato Pd e ora entrato nel gruppo di Sinistra italiana e poi la filosofa Laura Bazzicalupo.
Più o meno a questo punto dovrebbe andare in onda il video di Laura Boldrini, la presidente della camera proveniente dalle file di Sel ma che guarda con qualche apprensione il percorso della ’nuova cosa’. Per la quale, spiega, è certa che ci sia «uno spazio politico». Altri due ’scettici’ della possibile radicalizzazione a sinistra saranno presenti di persona: domani Giuliano Pisapia, alle prese con grosse turbolenze nella sua ex lista, domenica Massimo Zedda.
Più tardi, già oggi, la prima assemblea plenaria sul percorso costituente, per dare un minimo di organizzazione e un comitato provvisorio nel periodo transitorio di qui al congresso (questa sessione sarà tenuta da Peppe De Cristofaro, senatore e responsabile organizzazione di Sel).
L’assemblea si riconvocherà domani alla stessa ora. Qui si parlerà della forma partito, qui si deciderà il nome della nuova cosa, almeno quello provvisorio. «Sinistra italiana» per ora è il più quotato da Sel ed ex Pd, ma anche il più criticato dai movimenti.
Domani sarà giorno dei ventiquattro tavoli tematici (dai diritti civili al disarmo, dalla sanità al futuro del terzo settore, dalle banche all’antimafia fino al Sud e all’accesso ai saperi, dal Jobs Act all’austerità alla criminalizzazione delle migrazioni), e della discussione sulla democrazia digitale anche per cominciare a prendere le misure con Commo, la piattaforma digitale del nuovo soggetto politico, che rischia di essere una presenza sovraccarica di senso — forse anche di aspettative — sin dall’inizio del nuovo percorso.
Nel pomeriggio quattro assemblee sulle altrettante aree tematiche che sostanzieranno le quattro prime campagne del nuovo soggetto, insomma il primo abbozzo di programma. «Democrazia, partecipazione, riforme costituzionali», «Saperi, scuola, istruzione, conoscenza», «Ambiente, clima, conversione ecologica dell’economia», «Lavoro, welfare, politiche economiche». 

Nessun commento: