venerdì 18 marzo 2016

Metal detector e storia della diffusione del cristianesimo in Europa


Danimarca, il crocifisso trovato per caso che potrebbe cambiare la storia

Il danese Dennis Fabricius Holm è uscito per fare una passeggiata portandosi dietro il suo metal detector. Il cercatore di tesori amatoriale ha cominciato a perlustrare un campo vicino alla città di Aunslev (Østfyn, Danimarca) quando all'improvviso il suo dispositivo ha suonato: scavando, l'uomo ha ritrovato un piccolo crocifisso immerso nel fango. Holm ha postato la sua scoperta su Facebook e vedendo quel ciondolo altri appassionati gli hanno consigliato di rivolgersi ad un museo. Per gli esperti si tratta di un ritrovamento straordinario: quella croce infatti, forse appartenuta ad una donna vichinga, dovrebbe risalire alla prima metà del 900 (X secolo) indicando così che il cristianesimo era già presente in Danimarca ben prima di quanto ipotizzato finora. Dal peso di solo 13,2 grammi e lungo 4 centimetri, il manufatto dorato è liscio sul retro e ha un piccolo foro che indica che fu utilizzato come catenina. La sua datazione dovrebbe essere dellla prima metà del X secolo mentre fino ad ora, nei libri di storia, i segnali di presenza del cristianesimo nel paese scandinavo risalivano alla seconda metà, data delle Jelling Stones, le grandi pietre runiche di Jutland che mostravano la più antica raffigurazione di Gesù su una croce in Danimarca. Quelle pietre commemoravano la conversione dei danesi al cristianesimo ma ora la data potrà essere rivista. "Questa croce può far capire quando i danesi fossero realmente divenuti cristiani - spiegano gli esperti - Un ritrovamento che finirà nei libri di storia". La croce è ora conservata nel Viking Museum Ladby e a Pasqua sarà esposta ai visitatori
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