Io, Virginia e Lytton Strachey Così è nato il BloomsburyVanessa Bell, sorella della Woolf, ricorda i primi incontri del leggendario salotto letterario inglese
domenica 10 settembre 2017
Vanessa Bell, Virginia Woolf e il Circolo di Bloomsbury
Lia Giachero: La nostra Bloomsbury. Io, mia sorella Virginia e gli altri, A cura di Lia Giachero. Prologo di Angelica Garnett Donzelli, pagg. 144, euro 20
Risvolto
«Non riesco a ricordarmi di un tempo della
nostra vita in cui Virginia non abbia voluto fare la scrittrice e io la
pittrice. Così ognuna se ne sarebbe andata per la
propria strada e comunque sarebbe venuto meno un motivo di rivalità».
Vanessa Bell è una delle figure più moderne e affascinanti del
Circolo di Bloomsbury: libera e anticonformista, artista ribelle, decide
insieme alla sorella Virginia Woolf di sfidare il mondo borghese in cui
era nata, quell’Inghilterra vittoriana che voleva le donne madri, mogli
e angeli del focolare. Come ci raccontano queste pagine
autobiografiche, proposte per la prima volta al lettore italiano,
Vanessa e Virginia scelgono molto presto quale sarà la loro strada:
Vanessa, la più grande, diventerà una pittrice, mentre Virginia farà
della penna il suo strumento di emancipazione. Alla morte dei genitori,
le due ragazze lasciano la casa di Hyde Park Gate per trasferirsi in un
quartiere bohémien di Londra, dove daranno vita, insieme all’amato
fratello Thoby, al Circolo di Bloomsbury: un gruppo di giovani che
avrebbe influenzato profondamente la cultura del Novecento. John Maynard
Keynes, Morgan Forster, Roger Fry, Lytton Strachey, Clive Bell e Duncan
Grant sono solo alcuni dei personaggi che frequentano le riunioni del
giovedì sera, dove si parla di arte, politica, letteratura e di libero
amore. Vanessa ci offre una testimonianza diretta di quel mondo:
attraverso questi ricordi – veri e propri «frammenti di un’autobiografia
che non è mai stata scritta», come li definisce sua figlia Angelica
Garnett nel prologo del volume – ritroviamo non solo il Circolo di
Bloomsbury, ma anche il legame con la sorella Virginia, basato su una
grande corrispondenza emotiva e artistica. Oltre a Virginia, un posto
d’onore in questi scritti è ricoperto da Roger Fry, amico, maestro e
amante di Vanessa, il cui ricordo diventa anche un’occasione per parlare
del proprio rapporto con l’arte.
Vanessa
Bell nacque a Londra nel 1879, prima figlia di Leslie e Julia Stephen.
Sorella di Virginia Woolf e moglie di Clive Bell, fu una pittrice vitale
e innovativa, tra i primi artisti inglesi a recepire il grande
messaggio della pittura delle avanguardie francesi novecentesche. Alcune
delle sue opere sono conservate alla Tate Gallery di Londra. A partire
dallo scoppio della prima guerra mondiale visse a Charleston, una casa
nella campagna inglese divenuta punto di riferimento del suo nutrito
gruppo di amici. Fu madre di Julian e Quentin, avuti da Clive Bell, e
Angelica, figlia del grande e tormentato amore con l’artista Duncan
Grant. Morì nel 1961, vent’anni dopo sua sorella Virginia.
Libere e anticonformiste, le Stephen furono le regine del circolo londinese
Eleonora Barbieri Giornale - Dom, 16/07/2017
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