domenica 14 gennaio 2018
"La buona causa": una rassegna del pensiero reazionario italiano dell'Ottocento
Stefano Verdino (a cura di): La buona causa. Storie e voci della Restaurazione, Aragno, pagg. 732, euro 40
Risvolto
“La buona causa” era espressione ricorrente per chi, tra fine ’700 e
’800, combatteva contro la modernità, il laicismo e le nazionalità.
Molto vaste le dimensioni di questa scrittura di reazione in Italia,
quanto sostanzialmente ignote, tranne a pochi specialisti. Come sempre
nella storia essere dalla parte sbagliata ha un prezzo, giustamente.
Tuttavia compito di una storiografia non pregiudiziale è anche
registrare i dati e non censurare o rimuovere. In particolare per
l’Ottocento italiano occorre sempre più rivedere la prospettiva
risorgimentale, per offrire un quadro con più chiaroscuri di quello
finora conosciuto. E poi a volte la prospettiva controcorrente può
aprire anche suggestivi contropeli alla vincente modernità.
Particolarmente utile pertanto allestire con questo libro un concertato
di voci, affini e diverse, dei principali nemici del tempo nuovo
inaugurato con l’89 francese, da de Maistre a Leopardi padre, dal
principe di Canosa a certo Belli, da vari animosi gesuiti (come il padre
Bresciani) a don Bosco. Vari i registri (dall’apologia all’invettiva,
dall’aulico al popolaresco dialetto) e le tipologie di scrittura: saggi,
orazioni, lettere, dialoghi, narrazioni, versi, articoli di giornale,
anche un libretto d’opera rossiniano.
Reazionari, la "buona causa" è tornare al passato
I Giacobini razza scellerata
Francesco Perfetti Giornale - Dom, 07/01/2018
Vocabolo energico, che in sé comprende l'Ateo, l'Assassino, il Libertino, il Traditore, il Crudele, il Ribelle, il Regicida, l'Oppressore, il Pazzo fanatico
Giornale Lorenzo Ignazio Thjulen - Dom, 07/01/2018
Contro il partito della ribellione
"Fate che esso trionfi per ogni dove, come spera e minaccia"
Giornale Luigi Taparelli - Dom, 07/01/2018
Non esiste quasi più alcuno che rispetti l'autorità di un'altro, o che ceda all'altrui consiglio
Giornale Antonio Capece Minutolo - Dom, 07/01/201
L'amor di libertà è un grave inganno
Quando gli uomini ribellandosi al Cielo, vogliono divenir fabbri della loro felicità, egli allora li abbandona all'impetuosa foga delle sfrenate loro passioni, ed essi precipitano di abisso in abisso
Giornale Clemente Solaro Della Margarita - Dom, 07/01/2018
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