mercoledì 25 novembre 2009

Democrazia o bonapartismo? Un intervento (un po' ipocrita) di Stefano Rodotà


Qualche giorno fa è uscito su "Repubblica" questo intervento del giurista Stefano Rodotà, le cui analisi sono sempre approfondite e condivisibili. Sarebbero però ancor più condivisibili se Rodotà non guardasse soltanto alle responsabilità dei suoi avversari politici (suoi e del partito di "Repubblica") ma anche a quelle, non meno gravi, della propria parte.
Un'analisi obiettiva e non pregiudiziale dimostrerebbe, infatti, che la crisi bonapartistica della democrazia italiana, a partire dalla cancellazione della legge elettorale proporzionale e dalla progressiva concentrazione del potere nelle mani degli esecutivi (nazionali e locali) chiama in causa in primo luogo quel partito che oggi si chiama PD [SGA].

"Repubblica" di venerdì 20 novembre 2009, pagina 44
L'Estinzione dello Stato
di Stefano Rodota

Possono le istituzioni sopravvivere in un ambiente in cui la loro delegittimazione diviene una deliberata strategia politica? Che cosa accade quando il rispetto dellaCostituzioneè costretto a rifugiarsi in luoghi sempre più ristretti? Stiamo percorrendo una anomala e inquietante via italiana all'estinzione dello Stato?
L'Italia sta diventando un perverso laboratorio dove elementi altrove controllabili si combinano informe tali dainfettare l'intero sistema. E il contagio si diffonde dalla politica all'intera società, dove ogni giorno vengono messi in scena il degrado del linguaggio, il disprezzo delle regole, l'esercizio brutale del potere...

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