venerdì 27 novembre 2009
Gian Antonio Stella continua a demolire con efficacia il razzismo leghista (e non solo)
Gian Antonio Stella, giornalista del "Corriere della Sera", si è distinto in passato per una campagna piuttosto strumentale contro la "Casta" della politica che, pur individuando un problema reale, ha catalizzato un atteggiamento antipolitico e qualunquista di massa che non può essere condiviso. Ben più importante e apprezzabile è il suo lavoro minuzioso di divulgazione storica, con il quale Stella smonta i pregiudizi razzisti che circolano sempre più nel nostro Paese mostrando, ancora una volta, che de te fabula narratur [SGA].
Piccoli Razzisti Crescono (Purtroppo)
Dal libro di Gian Antonio Stella Negri froci giudei & Co. L' eterna guerra contro l' altro, Rizzoli, Milano 2009; anticipazione pubblicata sul "Corriere della Sera" del 25 novembre 2009
«Al centro del mondo», dicono certi vecchi di Rialto, «ghe semo noialtri: i venessiani de Venessia. Al de là del ponte de la Libertà, che porta in terraferma, ghe xè i campagnoli, che i dise de esser venessiani e de parlar venessian, ma no i xè venessiani: i xè campagnoli». «Al de là dei campagnoli ghe xè i foresti: comaschi, bergamaschi, canadesi, parigini, polacchi, inglesi, valdostani... Tuti foresti. Al de là dell' Adriatico, sotto Trieste, ghe xè i sciavi: gli slavi. E i xingani: gli zingari. Sotto el Po ghe xè i napo' etani. Più sotto ancora dei napo' etani ghe xè i mori: neri, arabi, meticci... Tutti mori» [...] Questa idea di essere al centro del mondo, in realtà, l' abbiamo dentro tutti. Da sempre. Ed è in qualche modo alla base, quando viene stravolta e forzata, di ogni teoria xenofoba. Tutti hanno teorizzato la loro centralità...
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