mercoledì 21 marzo 2012

Da Simona Forti una diversa genealogia del rapporto tra male e potere

Simona Forti: I nuovi demoni. Ripensare oggi male e potere, Feltrinelli

Nichilismo, pulsione di morte, volontà di nulla: sono queste le categorie che hanno orientato e orientano ancora oggi la comprensione del male politico. Esse si accompagnano a una visione "semplice" e "demoniaca" del potere, la cui cifra estrema è ravvisabile nel rapporto tra vittima e carnefice. Da una parte starebbe un soggetto ridotto a oggetto, perché reso totalmente passivo dalla violenza dell'altro. Nella prima parte del libro, l'autrice ricostruisce la costellazione concettuale di tale visione dicotomica riconducendola a un paradigma specifico, denominato "paradigma Dostoevskij". Questo modo di pensare il rapporto tra male e potere è sufficiente a leggere il presente? Non rischia piuttosto di irrigidire la comprensione della realtà in categorie troppo schematiche e unilaterali, che gettano luce su un unico volto del male politico, quello notturno, trasgressivo, distruttivo? Non occulta forse dietro lo spettro di un rinnovato dualismo, un'intera e complessa fenomenologia degli aspetti "microfisici" delle scene del male? Il volume propone una diversa genealogia del rapporto tra male e potere. È convinzione dell'autrice che il male debba essere indagato, oggi più che mai, non solo nel suo legame con la morte e il nulla. Ma debba essere scandagliato anche nel rapporto che intrattiene con l'ostinata passione per la vita, con l'indomabile volontà di essere e di persistere, col desiderio di venir riconosciuti e confermati. Perché è così che a suo parere si spiegano la docilità e il conformismo. 


Un saggio di Simona Forti aiuta a capire le origini e le metamorfosi della violenza

L´epicentro simbolico attorno a cui ruota il testo sta nel celebre episodio dei "Fratelli Karamazov" dove appare il Grande Inquisitore
La necessità di scardinare la gabbia interpretativa entro cui il problema è stato chiuso da secoli di tradizione filosofica 


di Roberto Esposito  Repubblica 21.3.12 da micciacorta


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