lunedì 26 novembre 2012
Poststrutturalismo e decostruzionismo come momenti della Guerra fredda culturale
French Theory. Foucault, Derrida, Deleuze & Co. all’assalto dell’America, Il Saggiatore
Risvolto
Sapevate che Michel Foucault è stato negli Usa un’icona delle battaglie
per i diritti civili, mentre Jacques Derrida diventava una celebrità
accademica senza eguali? Che Gilles Deleuze e Félix Guattari hanno
ispirato i precursori di Internet e i primi deejay di musica
elettronica? E che la fantascienza americana, dal romanzo cyberpunk alla
saga di Matrix, ha attinto a piene mani dal pensiero di Jean
Baudrillard? Dopo aver incrociato a New York la controcultura dei mitici
Seventies, le opere dei filosofi francesi del poststrutturalismo sono
entrate nei dipartimenti di letteratura delle università americane e
hanno sovvertito tutti i canoni del sapere, abbattendo il muro che
separava cultura accademica e cultura pop. Riscoperte e reinterpretate
come base teorica per le lotte identitarie di fine secolo, hanno poi
fecondato il terreno da cui sono sbocciati i cultural studies, i gender
studies e la critica multiculturalista. Decostruzionismo, biopotere,
micropolitiche, simulazione: French Theory ricostruisce la
singolare evoluzione di questo pensiero iconoclasta, accolto con più
successo oltreoceano che nella madrepatria. Un passaggio misconosciuto,
eppure cruciale, dell’epoca contemporanea che ha mutato il paesaggio
intellettuale, culturale e politico degli ultimi due decenni.
François Cusset, storico delle idee, è professore di Cultura americana all’Università di Nanterre. È autore di numerose pubblicazioni, fra cui Queer critics e À l’abri du déclin du monde.
Derrida e Foucault oltre
l'Atlantico
E gli Usa ridiventarono una colonia
François Cusset analizza
l'influenza del pensiero radicale parigino sul mondo accademico
americano. Che mise in scacco l'umanesimo
di Guido Vitiello Corriere La Lettura 25.11.12
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