mercoledì 20 marzo 2013
Una rassegna di nostalgie ed utopie antimoderne
Luca Negri: Il ritorno del Guerin Meschino. Appunti per comprendere il nuovo Medioevo, Lindau, pagg. 120, euro 13
Risvolto
Il
personaggio del Guerin Meschino attraversa la storia e la cultura
dell'Europa. Nel Medioevo ebbe una popolarità enorme e fu il
protagonista di molte narrazioni dei trovatori. Per dirla con Evola,
incarnò l'anima medievale e il suo "sforzo di conoscere sé stessa". Le
sue peregrinazioni, una perigliosa e instancabile fuga da un destino
avverso che lo tiene lontano dall'amata, lo portarono dalla natia
Albania a Costantinopoli, dalla Persia all'India, dalla Terrasanta
all'Armenia, fino all'Irlanda, passando per Roma e gli Appennini, prima
dell'agognato ritorno in patria. Le avventure del Guerin Meschino sono
quanto di più fantasioso la cultura medievale occidentale abbia
prodotto, ma rappresentano anche uno spunto (un po' serio, un po'
ironico) per confrontarsi con il pensiero di filosofi, scrittori e
storici che hanno letto l'età moderna con uno spirito fortemente critico
e in qualche caso decisamente sovversivo rispetto all'opinione
dominante. Tra essi Tolstoj, Dostoevskij, Spengler, Chesterton, Jünger,
Drieu La Rochelle, Tolkien, Florenskij, Berdjaev, Guénon, Evola, Zolla,
Alvi. Spaziando dalla filosofia alla religione, dall'economia alla
letteratura, Negri propone un'originale riflessione sul razionalismo
asfittico della modernità, sull'eredità illuminista, sulle sue derive
materialistiche ed egualitaristiche, sulla rinascita di una nuova
consapevolezza cristiana.
Matteo Sacchi - il Giornale Mer, 20/03/2013
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