giovedì 11 aprile 2013
Sulla crisi della scuola in Italia
Risvolto
«I sistemi scolastici attuali sono paragonabili a un
plotone di ciclisti in corsa: quando uno di essi capitombola, le
biciclette volano per aria e si verificano cadute impressionanti
sull’asfalto. Alcuni si rialzano, altri restano a terra con ferite più o
meno gravi e dolorose. Taluni non possono proseguire, alcuni devono
abbandonare la corsa.»
Gli odierni sistemi scolastici – di stampo ottocentesco
– registrano ovunque un duplice fallimento, in termini di efficienza e
di equità: l’impossibilità di far acquisire a ognuno un bagaglio
minimo di conoscenze e competenze e quello di democratizzare la
società, favorendo, mediante l’istruzione, la mobilità sociale. Il
divario, inoltre, tra mondo scolastico e nuove tecnologie è massimo. I
«nativi digitali» sperimentano ormai molteplici spazi aperti di
apprendimento e modalità di accesso alla conoscenza, molto lontani dai
riti scolastici. Ce n’è abbastanza per chiedersi che cosa giustifichi
oggi tali sistemi e se così come sono abbiano ancora un senso.
Norberto Bottani esperto di politiche
scolastiche, già alto funzionario Ocse, è attualmente consigliere della
Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo. Per il Mulino
ha pubblicato «La ricreazione è finita» (1986), «Professoressa addio»
(1994) e «Insegnanti al timone?» (2002).
Come affrontare la crisi del sistema scolastico e ripensare il futuro dell'istruzione in un saggio di Norberto Bottani
Paolo Randazzo Europa 10 aprile 2013
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