sabato 25 maggio 2013
Simulazioni
Risvolto
Il
9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand ha ucciso la moglie, i figli e i
genitori, poi ha tentato di suicidarsi, ma invano. L'inchiesta ha
rivelato che non era affatto un medico come sosteneva e, cosa ancor più
difficile da credere, che non era nient'altro. Da diciott'anni mentiva, e
quella menzogna non nascondeva assolutamente nulla. Sul punto di essere
scoperto, ha preferito sopprimere le persone il cui sguardo non sarebbe
riuscito a sopportare. E stato condannato all'ergastolo. Sono entrato
in contatto con lui e ho assistito al processo. Ho cercato di raccontare
on precisione, giorno per giorno, quella vita di solitudine, di
impostura e di assenza. Di immaginare che cosa passasse per la testa di
quell'uomo durante le lunghe ore vuote, senza progetti e senza
testimoni, che tutti presumevano trascorresse al lavoro, e che
trascorreva invece nel parcheggio di un'autostrada o nei boschi del
Giura. Di capire, infine, che cosa, in un'esperienza umana tanto
estrema, mi abbia così profondamente turbato - e turbi, credo, ciascuno
di noi". (Emmanuel Carrère)
Jean-Claude Romand, carnefice della sua famiglia dopo una vita vissuta all'insegna della menzogna
PIETRO CITATI, Corriere della Sera 25 Maggio 2013
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