mercoledì 15 maggio 2013
Tradotta "Die Gottesfrage", il trattato modernista di Hans Urs von Balthasar
Risvolto
Il libro propone per la prima volta in traduzione
italiana il saggio (1956) di Hans Urs von Balthasar, noto come
Gottesfrage: nel frattempo diventato un “classico” del suo pensiero.
l’autore considerava questo suo saggio “un frammento”. E tuttavia si
tratta di un frammento che getta una luce sul tutto, sull’essenziale:
«in quanto teologo mi sono interessato soltanto alla realtà cristiana; e
così, alla ne, tutto si accalca sullo stretto passaggio all’“unico
necessario”». nelle due parti che lo costituiscono il testo di Balthasar
si concentra sul rapporto tra scienza e religione e tra religione e
cristianesimo: la religione diventa così il punto focale della
riessione, mentre scienza e cristianesimo rappresentano le matrici sulle
cui basi avviene il confronto, e pure lo scontro, con la cultura
odierna. in questo contesto si pone oggi in modo particolarmente acuto
la “questione di Dio”, o meglio la domanda di Dio dell’uomo
contemporaneo. Per questa strada l’uomo d’oggi può riscoprire in modo
nuovo anche se stesso: «Egli è libero come domanda rivolta a Dio»!
Hans Urs von Balthasar (lucerna 1905 - Basilea 1988) è
stato uno dei teologi più signicativi del XX secolo ed è considerato a
ragione uno dei più inuenti precursori del concilio vaticano ii. la sua
opera, che spazia in diversi campi, dalla letteratura alla losoa e alla
teologia, rappresenta un costante sforzo di interpretazione della cul-
tura contemporanea attraverso il confronto con il messaggio cristiano.
nota è la sua trilogia, sintesi del suo pensiero: Gloria, Teodrammatica,
Teologica. nominato cardi- nale per il suo contributo alla teologia,
egli si spense due giorni prima di ricevere la por- pora. Presso la
Queriniana: Teologia dei tre giorni; – Esistenza sacerdotale.
Qui sotto riportiamo parte della postfazione di Pierangelo Sequeri
IL CASO
Pierangelo Sequeri Avvenire 14 maggio 2013
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