sabato 16 novembre 2013
Aspetti della sottomissione capitalistica dei mondi vitali
Risvolto
La
cura è caratteristica delle donne ed è innegabile che ci sia stato e ci
sia un enorme sfruttamento della cura. Perciò spesso era stata
considerata una negazione dell'autodeterminazione femminile. Oggi sempre
più si riconosce l'indispensabilità della cura, che però non va
trasformata in un nuovo welfare sulle spalle delle donne. Bisogna
cambiare il modo di produrre e di vivere. Non è una via facile. La cura
va intesa inevitabilmente in un orizzonte conflittuale. Ma, soprattutto,
dare valore alla cura significa aprire una diversa considerazione del
rapporto tra la libertà e la dipendenza. Dipendiamo da chi ci ha messi
al mondo, da chi ci ha aiutato a crescere, dalla terra che ci accoglie.
Insomma, cura come dipendenza? Anche. Il senso da dare alla libertà,
come scrive Hannah Arendt, non equivale alla indipendenza da tutto e
tutti.
ARTICOLO - Alessandra Pigliaru il manifesto 2013.11.14 - 11 da Dirittiglobali
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