mercoledì 29 gennaio 2014
Kim Jong Un fa mangiare per la terza volta i parenti dello zio dai cani ucraini e dall'ex fidanzata cantante
Corea
Il giovane Kim fa fucilare tutti i parenti dello zio
di G. Sant. Corriere 28.1.14
PECHINO
— Quasi tutti i parenti di Jang Song-thaek, l’ex numero due del regime
nordcoreano giustiziato a dicembre, sarebbero stati eliminati. I plotoni
d’esecuzione non avrebbero risparmiato nemmeno alcuni minorenni, perché
l’ordine del dittatore Kim Jong-un era di «cancellare ogni traccia del
traditore», che era anche suo zio, l’uomo che lo aveva guidato
nell’ascesa al potere nel dicembre 2011. La notizia è stata diffusa
dall’agenzia d’informazione sudcoreana Yonhap , che sostiene di averla
ricevuta da «diverse fonti». Tra le vittime la sorella di Jang e il
marito che era ambasciatore a Cuba; il nipote ambasciatore in Malaysia, i
suoi due figli. E poi i figli maschi e femmine, anche i nipotini dei
due fratelli del «traditore Jang», messo a morte ufficialmente per aver
tramato un colpo di Stato. «Alcuni membri della famiglia sono stati
abbattuti a colpi di pistola in strada, mentre cercavano di opporsi
all’arresto», hanno riferito le fonti della Yonhap . Sono storie che
sembrano scritte da Quentin Tarantino per un Pulp Fiction versione
asiatica quelle che circolano sulla Nord Corea. Il mese scorso si era
diffusa la voce che a dicembre Jang fosse stato gettato in una gabbia
con decine di cani affamati e sbranato. Nessuna conferma e nessuna
smentita da Pyongyang, anche se gli analisti sono convinti che la
descrizione rilanciata da un giornale di Hong Kong non fosse
attendibile. Si può credere che i familiari dello zio di Kim siano stati
scientificamente eliminati? Questa volta gli indizi sembrano
confermare: anzitutto la notizia arriva da Seul e dalla sua agenzia
ufficiale, di solito ben informata dai servizi segreti e da fuggiaschi
del Nord: è stata la prima a rivelare che il gerarca era caduto in
disgrazia. E poi nella Corea del Nord vice la regola culturale della
«colpa per associazione»: sono molte le testimonianze su interi gruppi
familiari di soggetti colpevoli di tradimento, fuga all’estero o
dissenso, decimati o inviati in campi di lavoro. Infine: i due
diplomatici basati a Cuba e in Malaysia erano stati richiamati a
Pyongyang in dicembre in quello che appare ora come il preludio al
plotone d’esecuzione. Jang Song-thaek, 68 anni, era salito nella
gerarchia sposando la zia carnale del trentunenne Kim Jong-un. Anche
lei, Kim Kyong-hui, ha avuto un ruolo di primo piano nel regime ma è
scomparsa senza spiegazioni. L’ultima volta è stata citata dall’agenzia
nordcoreana il 15 dicembre, tre giorni dopo la fine del marito Jang:
prendeva parte al funerale di un vecchio dignitario. Poi più niente.
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