sabato 11 gennaio 2014

Pallante si fa monaco: la radice religiosa e reazionaria dell'antimodernismo decrescitista


Monasteri del terzo millennio
CVD. E non era certo difficile capirlo [SGA].

Maurizio Pallante: Monasteri del terzo millennio, Lindau, 176 pagine, 13 euro

Risvolto
Tutti i tentativi di far ripartire la crescita per superare la crisi economica mondiale non hanno prodotto, sino ad ora, l’effetto desiderato. Oltre a ciò, la potenza raggiunta dalla megamacchina industriale sta esaurendo gli stock di risorse non rinnovabili ed emette quantità crescenti di scarti, liquidi, solidi e gassosi, non metabolizzabili dalla biosfera.

Per tutte queste ragioni, secondo Maurizio Pallante, occorre cominciare a costruire modelli economici e produttivi alternativi, a instaurare relazioni umane fondate sulla collaborazione e la solidarietà, a promuovere l’autosufficienza, soprattutto alimentare ed energetica, delle comunità locali, a realizzare forme più eque di redistribuzione delle risorse tra i popoli, a garantire il futuro delle generazioni a venire grazie al modello della decrescita felice proposto in questo volume.

La vita monastica, che ha rappresentato per secoli uno dei modelli vincenti di utilizzazione delle risorse e di aggregazione sociale, ritrova in questo momento storico la sua attualità: l’organizzazione comunitaria, il rapporto tra la dimensione del lavoro e la dimensione spirituale degli antichi monasteri possono offrire indicazioni importanti a chi voglia fondare i monasteri del terzo millennio e attuare la rivoluzione dolce di cui c’è bisogno oggi.

Roberto Zanini Avvenire 22 gennaio 2014







Riflessioni sull’arte contemporanea di un obiettore alla crescita
In due pamphlet di Maurizio Pallante una critica radicale dell’alienazione artistica ed economica odierna   
Antonello Colimberti Europa  

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