Nelle scienze umane, le università italiane sono anni luce più avanti degli americani. Loro sono fermi a Tarantino; noi studiamo già Renzi [SGA].
Quentin Tarantino e la filosofia. Come fare
filosofia con una paio di pinze e una saldatrice, a cura di Richard
Greene e Silem Mohammad, Mimesis, 202 pagine, 16,00 euro
Risvolto
Un’incursione filosofica nel multiforme immaginario del regista più
amato dalle nuove generazioni. I film di Tarantino sono maturi per la
speculazione filosofica, pongono domande impellenti sull’etica, la
giustizia, la natura della casualità, il flusso del tempo e altre
questioni cruciali. È così che in questo libro curioso e intelligente si
passa da una meditazione estetica sull’uso del sangue a spruzzo in Kill
Bill a un’analisi sulla liceità della violenza. la sposa interpretata
da Uma Thurman è una figura eroica, anche se motivata solo dalla
vendetta? L’incesto continuerà a essere un tabù? Non per i filosofi di
questo libro, che affrontano senza pudori questioni scottanti e
provocatorie almeno quanto i film su cui riflettono. E chissà se, alla
fine del libro, potremo finalmente accantonare ogni dubbio sul senso del
discorso tra Vincent e Jules sul Big Mac francese nel mitico Pulp
Fiction?
Richard Greene è professore associato
di filosofia alla Weber state university. I suoi interessi filosofici
spaziano dalla metafisica alla storia della filosofia moderna, ma il suo
ambito di studi principale è l’epistemologia.
K. Silem Mohammad è professore associato di inglese alla Southern Oregon University. È autore di numerosi libri e raccolte di poesie, tra cui The Front (2009) e Breathalyzer (2008). Insieme a richard Greene è autore anche di Zombie, Vampiri e la Filosofia.
Claudio Siniscalchi - il Giornale Mar, 25/02/2014
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