venerdì 28 febbraio 2014

Tradotta la classica biografia di Max Stirner scritta da J.H. Mackay

John Henry Mackay: Max Stirner. Vita e Opere, Bibliosofica

Risvolto
Max Stirner, pseudonimo di Johann Caspar Schmidt (Bayreuth 1806 – Berlino 1856), filosofo tedesco. Sue opere principali: L’Unico e la sua proprietà (1845), Scritti minori e risposte ai critici dell’Unico (1842-1847), Storia della reazione (2 voll., 1852).
John Henry Mackay (Greenock 1864 – Charlottenburg 1933), scrittore tedesco di origine scozzese. Sue opere principali: Tempesta (raccolta di poesie, 1888), Gli anarchici (1891), Max Stirner (1898), I cercatori di libertà (1920).
Quando, nell’estate del 1887, il giovane poeta scozzese John Henry Mackay si imbatté nel nome di Max Stirner e nella sua opera L’Unico e la sua proprietà, fu come folgorato da un incomparabile desiderio di approfondirne la conoscenza. E fu così che, con grande entusiasmo, dedicò molti anni della sua vita alla ricerca di tutte le fonti possibili, sia testimoniali che documentarie, per realizzare una biografia, per raccogliere i testi, per perpetuare la memoria, insomma per togliere dall’oblio quell’oscuro filosofo, morto in povertà e ormai dimenticato da tempo.

Quella del Mackay rimane a tutt’oggi l’unica biografia attendibile di Max Stirner. Ne curò tre successive edizioni, negli anni 1898, 1910, 1914. Quest’ultima viene qui utilizzata per la prima traduzione pubblicata in lingua italiana. Essa colma una lacuna, in quanto un’opera scritta con così grande passione merita di essere conosciuta, soprattutto perché apre un velo più “umano” rispetto alla imponente bibliografia stirneriana, incentrata quasi esclusivamente su studi e ricerche di preminente carattere filosofico.


Max Stirner, il precursore dimenticato
Anticipò Nietzsche, piaceva al Duce ma anche a Camus: il flosofo tedesco ora è riscoperto per la sua modernità
di Diego Gabutti Sette del Corriere 11.4.14

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