Se tutta l’Italia diventa Mezzogiorno
mercoledì 5 febbraio 2014
Una nuova analisi sull'arretratezza del Sud Italia
Risvolto
«I meridionali sono privati non soltanto della
libertà: la libertà di poter decidere del proprio destino, che solo un
reddito decente, una buona istruzione, la fruizione di diritti
collettivi e personali consentono. Sono privati anche della verità,
quella di poter capire perché sono a questo punto, quali le ragioni, le
eventuali colpe e di chi»
L’Italia è divisa in due: Pil pro capite, condizioni di
vita, diritti sociali, libertà civili dicono che il Mezzogiorno rimane
arretrato rispetto all’Italia e all’Europa. Perché? Alcune spiegazioni
parlano addirittura di una diversità genetica dei meridionali, o
risalgono alla monarchia normanna; altre puntano il dito contro il Nord
colpevole di aver sfruttato un Sud che prima dell’Unità sarebbe stato
florido e avanzato; o chiamano in causa una sfavorevole collocazione
geografica. Secondo Felice, sono state le classi dirigenti meridionali a
ritardare lo sviluppo, dirottando le risorse verso la rendita più che
verso gli usi produttivi. Al Sud occorre dunque modificare la società,
spezzando le catene socio-istituzionali che la condannano
all’arretratezza.
Un saggio risale alla politica dello Stato borbonico. e lancia un allarme
Se tutta l’Italia diventa Mezzogiorno
Se tutta l’Italia diventa Mezzogiorno
La minaccia di una deriva dall’Europa I mali del Sud come causa di un possibile declassamento
dI MICHELE SALVATI Corriere 05 febbraio 2014
Giovanni Ruggero intervista Emanuele Felice, Avvenire, 2 marzo 2014
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