Alabarde alabarde prometteva di essere un romanzo bellissimo e di grande attualità. Le armi, la guerra, l’economia, l’individuo, la politica sono i temi che il Nobel portoghese aveva urgenza di affrontare. Trama e personaggi erano strumenti che padroneggiava con magistrale destrezza. Tutto è lì, in queste pagine che ci ha lasciato c’è già tutto, tracciato con impeccabile perfezione, ma incompiuto.
domenica 28 settembre 2014
Feltrinelli rovina il romanzo postumo di José Saramago con una prefazione di Roberto Saviano
Risvolto
Artur Paz Semedo, impiegato di una storica fabbrica d’armi, le Produzioni Bellona S.A., e intenditore di film bellici, viene profondamente colpito da alcune commoventi immagini de L’Espoir,
di André Malraux, cui assiste casualmente. La successiva lettura del
libro, che pare già provocare un’impercettibile incrinatura nelle sue
certezze di amante appassionato delle armi da fuoco, e, poco dopo, il
suggerimento della ex moglie Felícia, una pacifista convinta, di
investigare negli archivi dell’azienda per scoprire se le Produzioni
Bellona S.A. abbiano mai venduto armamenti ai fascisti lo avviano verso
un’avventura che purtroppo non sapremo, pur potendolo immaginare da
fedeli lettori di José Saramago, fin dove lo avrebbe condotto.
Alabarde alabarde prometteva di essere un romanzo bellissimo e di grande attualità. Le armi, la guerra, l’economia, l’individuo, la politica sono i temi che il Nobel portoghese aveva urgenza di affrontare. Trama e personaggi erano strumenti che padroneggiava con magistrale destrezza. Tutto è lì, in queste pagine che ci ha lasciato c’è già tutto, tracciato con impeccabile perfezione, ma incompiuto.
È stato appena pubblicato da Feltrinelli "Alabarde, alabarde", romanzo incompleto dell'autore portoghese con due lunghi scritti di Fernando Gómez Aguilera e Roberto Saviano
Giovanni Dozzini Europa 26 settembre 2014 Europa
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