lunedì 29 settembre 2014
L'ultimo volume della trilogia di Paolo Borgognone sulla formazione mediatica del consenso nel nuovo Secolo Americano
Una serie di libri imprescindibili [SGA].
La disinformazione e la formazione del consenso attraverso i media. Volume 3
di Paolo Borgognone | |
La
strategia mediatica di formazione e manipolazione del
consenso attraverso i nuovi media. L’analisi critica del caso
italiano.
La disinformazione e la manipolazione del
consenso e della percezione delle dinamiche
socio-politiche attraverso i social network.Il caso di Facebook.
La stabilizzazione atlantica e la creazione
dell’opinione pubblica «liberale» nel caso italiano.
Dalla «guerra non ortodossa» al comunismo,
all’infotainment, sino all’affermazione
del «governo tecnico».
di Paolo Borgognone | |
Analisi geopolitica degli scenari euroasiatico e mediorientale.
Disinformazione strategica e psy-ops.
La manipolazione mediatica dell‘opinione pubblica
è funzionale alla costruzione di nuovi equilibri
geopolitici a livello planetario. I casi di Cina,
Romania, Cecoslovacchia, Iraq e Jugoslavia.
La disinformazione strategica come strumento
politico per la costruzione mediatica del nemico
e della "guerra umanitaria". Alle origini dell’aggressione
militare della Nato contro la Libia.
La disinformazione strategica come strumento
politico per la costruzione mediatica del nemico e
della "guerra umanitaria". Il caso della destabilizzazione
della Siria.
di Paolo Borgognone | |
La costruzione del Nuovo Ordine
Mondiale posta in essere dagli interessi privatl legati alie
multinazionali occidentali, agli istitu- ti finanziari sovranazionali,
al complesso militare industriale ed al Tesoro degli Stati Uniti
presuppone l'acquisizione del consenso da parte dell'opinione pubblica
dei paesi occidentali.
I padroni del mondo non hanno risparmiato mezzi per manipolare le
coscienze attraverso il contrallo dei mezzi d'informazione e dei centri
di decisione politica. Da un lato essi si avvalgono di una coorte di
giornalisti mercenari, e dall'altra si sono assicurati la piena
complicità dei parttiti politici di' destra, di centro e di "sinistra".I
Per chi non si desse per vinto esiste sempre la minaccia del braccio
armato della Nato, che per il momento si limita ad esperimentare le
nuove tecnologie di guerra in "corpore vili", in Palestina, in
Afghanistan e in Siria.
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