Il fondatore delle "Annales" si battè per lo studio disinteressato del passato. Ma molti suoi allievi dimenticarono la sua lezione
Francesco Perfetti - Mar, 02/09/2014 il Giornale
La lezione di Bloch sulla storia
Corriere 4.9.14
Chissà quante volte è capitato anche a noi di domandarci che cos’è la storia, a che serve. Adesso, di quel grande storico che è stato Marc Bloch (nato nel 1886 e ucciso dai nazisti nel 1944), esce in italiano il saggio Che cosa chiedere alla storia? (Castelvecchi, pp. 79, € 9). Come spiegano i due prefatori dell’edizione, Grado Giovanni Merlo e Francesco Mores, si tratta del testo di una conferenza, tenuta nel 1937, dove Bloch sostiene che la definizione migliore è una sola: «La storia è la scienza del cambiamento». E quindi chi fa «il mestiere dello storico» (per citare il titolo di un altro suo libro famoso) deve sforzarsi «di scoprire, nel corso della storia, l’apparizione dei cambiamenti e misurarne gli effetti». Per essere ancora più chiaro, Bloch specifica che «solo lo studio del passato è in grado di portarci all’analisi sociale del presente». Insomma, conoscere il mondo di «ieri», per meglio capire la realtà di «oggi».
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