venerdรฌ 10 aprile 2015
Il libro di Preston su Santiago Carrillo, la teoria del totalitarismo e la storiografia italiana sul comunismo novecentesco
La sostanza di questa recensione รจ che gli storici italiani non sono ancora abbastanza liberali, non hanno ancora compreso la teoria del totalitarismo e sono giustificazionisti perchรฉ in fondo sono sempre stati e sono ancora stalinisti. Al recensore sembra un insulto ma รจ invece un importante riconoscimento, pensando soprattutto ai recenti lavori di una nuova generazione di giovani storici (il libro su Secchia, su Longo, su Curiel...) [SGA].
Paul Preston: The Last Stalinist: The Life of Santiago Carillo, William Collins, pp. 448, £ 30
Risvolto
The life of the complex, ruthless adversary of General Franco, whose life spanned much of Spain’s turbulent 20th century.
From
1939 to 1975, the Spanish Communist Party, effectively lead for two
decades by Santiago Carrillo, was the most determined opponent of
General Franco’s Nationalist regime. Admired by many on the left as a
revolutionary and a pillar of the anti-Franco struggle, and hated by
others as a Stalinist gravedigger of the revolution, Santiago Carrillo
was arguably the dictator’s most consistent left-wing enemy.
For
many on the right, Carrillo was a monster to be vilified as a mass
murderer for his activities during the Civil War. But his survival owed
to certain qualities that he had in abundance – a capacity for hard
work, stamina and endurance, writing and oratorical skills, intelligence
and cunning – though honesty and loyalty were not among them.
One
by one he turned on those who helped him in his desire for advancement,
revealing the ruthless streak that he shared with Franco, and a zeal
for rewriting his past. Drawing on the numerous, continuously revised
accounts Carillo created of his life, and contrasting them with those
produced by his friends and enemies, Spain’s greatest modern historian
Paul Preston unravels the legend of a devastating and controversial
figure at the heart of 20th-century Spanish politics.
Spagna, il riscatto dello stalinista Santiago Carrillo
Marco Gervasoni Venerdรฌ 10 Aprile, 2015 CORRIERE DELLA SERA
Passato un quarto di secolo dal crollo del Muro di Berlino, la ricerca storica italiana non sembra aver ancora fatto i conti con il comunismo. Relegato a studi puramente accademici, spesso giustificazionisti, il tema รจ stato dimenticato, se non rimosso. Diverso invece รจ l’esempio che ci arriva da altri Paesi, soprattutto da quelli in cui il partito comunista ha esercitato scarsa o nulla influenza. ร il caso dell’ultimo libro di Paul Preston, uno dei massimi studiosi mondiali della Spagna contemporanea, biografo di Franco, che si misura con la principale figura del comunismo spagnolo, Santiago Carrillo, nel libro The Last Stalinist (William Collins, pp. 448, £ 30).
Lo storico ci mostra con un racconto vivace e coinvolgente la carriera di un rivoluzionario di professione che era al tempo stesso un grande burocrate: nel comunismo le due figure si sono quasi sempre sovrapposte. Carrillo infatti, come del resto il suo omologo francese Maurice Thorez, era privo di particolari appeal e carisma, non possedeva grandi idee, ma sfruttรฒ la potenza della macchina staliniana per scalare il potere e per eseguire di fatto gli ordini della casa madre, anche a costo di tradire e di pugnalare alle spalle amici e compagni.
La dimensione psicologica doppia o tripla, che era anch’essa tipica dei leader comunisti, Preston la fa emergere con finezza, anche se poi durissimo รจ il suo giudizio sugli autentici crimini commessi dal Pce durante la guerra civile e poi sugli errori durante l’esilio. In veritร , a partire agli anni Sessanta Carrillo diventรฒ uno dei leader del comunismo mondiale piรน critici con Mosca e, in quanto a innovazione, superรฒ il sempre troppo aureolato Berlinguer.
Preston tuttavia, forse ingiustamente, non sembra dare molto credito alla svolta, considerandola frutto dell’opportunismo carrilliano: ma anch’egli deve riconoscere che Carrillo fu uno degli attori importanti della transizione della Spagna alla democrazia. Dopo una vita di fallimenti politici, la sola e forse piรน importante partita vinta dall’«ultimo stalinista». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento