martedì 7 aprile 2015
L'uomo che scriveva le battute ad Alberto Sordi
Tatti Sanguineti: Il cervello di Alberto Sordi. Rodolfo Sonego e il suo cinema, Adelphi, pagg. 588, euro 26
Risvolto
Questo è un libro sul cinema come abitualmente non se ne leggono, per la
semplice ragione che non ne vengono scritti. Parte da lunghe
conversazioni fra Tatti Sanguineti e uno dei personaggi forse meno noti,
ma più singolari e influenti del cinema italiano nel periodo d'oro:
Rodolfo Sonego, sceneggiatore di tutti i film maggiori di Alberto Sordi,
dal Vedovo a Una vita difficile allo Scopone scientifico.
Ricostruisce, attraverso la rievocazione di volta in volta malinconica,
sorridente, abrasiva, feroce di Sonego, molte delle vicende accadute in
quell'immane circo le cui attrazioni erano la Mangano, la Lollo o Laura
Antonelli, i cui domatori potevano chiamarsi Carlo Ponti o Federico
Fellini, e il cui impresario occulto, ben nascosto dietro le quinte, era
il suo primo censore: Giulio Andreotti. Lascia intendere come, di
qualsiasi viaggio in Italia, una lunga sosta nel cervello di Alberto
Sordi continui a essere una tappa estremamente formativa. Ma
soprattutto, una battuta dopo l'altra, ci racconta un cinema molto
diverso, e molto più sontuoso, di quello che vediamo in sala: una
colossale fantasmagoria di aneddoti, chiacchiere a notte fonda in stadi
decrescenti di lucidità, fantasticherie su film da fare, sceneggiature
per film mai fatti, rulli perduti e fortunosamente ritrovati, scene
tagliate e poi, miracolosamente, ricomparse. In altre parole, una
meravigliosa riserva di storie, di cui solo quel cacciatore solitario e
ossessionato che è Tatti Sanguineti sembra conoscere tutti i segreti.
L'attore e il suo sceneggiatore insieme hanno interpretato i vizi e le virtù nazionali. Una simbiosi durata 44 film
Cinzia Romani - il Giornale Lun, 06/04/2015
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