venerdì 25 settembre 2015
La filosofia di fronte alla conversione religiosa
Giuntina Pagine 252. Euro 16,00
Risvolto
Come si potrebbe giungere con le proprie forze
al Bene o a Dio se essi non avessero un legame incancellabile con il sé
umano? Fin dall'antichità greca e biblica si è meditato su questo
interrogativo per riflettere sulla conversione. Nel cuore della storia
del XX secolo, malgrado l'impotenza del Dio biblico a manifestarsi, i
pensatori presi in esame in questo libro hanno continuato a vegliare su
questo legame. Convertirsi, in quelle circostanze, fu la loro maniera di
resistere alla fatalità del male. Sia che il loro percorso sia stato
filosofico (Henri Bergson), sia che sia stato accompagnato dalla
meditazione dei libri ebraici (Franz Rosenzweig) e cristiani (Simone
Weil, Thomas Merton) o di ambedue (Etty Hillesum), essi a poco a poco
percepirono come il più profondo - l'anima o il sé umano - sia abitato
dal "più alto". Andare verso Dio è dunque tornare a Lui. Tuttavia,
nell'ottica biblica, questo tornare non somiglia al ritorno filosofico
dell'anima verso una patria perduta, ma procede come un avvenire e una
promessa.
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