mercoledì 28 ottobre 2015
"Lo Stato di Israele è un problema per gli ebrei di tutto il mondo"
di Stefano Sarfati Nahmad il manifesto 28.10.15
Forse qualcuno ricorderà che anni fa (era il 2001) l’allora ministro per
le Infrastrutture Pietro Lunardi disse che bisogna convivere con la
mafia.
La dichiarazione, anche se pensata, rappresenta secondo me una specie di
lapsus, nel senso che svela qualcosa che il soggetto non avrebbe voluto
far intendere e che invece tutti allora avevano ben inteso, e cioè che,
nel tentativo di spiegare che la Grandi Opere non devono fermarsi solo
perché c’è la mafia, in realtà, in un eccesso di sicurezza di sé (tipico
degli impuniti) ha tentato di far digerire la mafia all’opinione
pubblica, nel momento in cui le Grandi Opere dovevano partire.
Analogamente, secondo me, Benjamin Netanyahu in un eccesso di sicurezza
di sé, o di azzardo politico, ha fatto un lapsus dichiarando che non
Hitler ma il Mufti di Gerusalemme fu il responsabile della Shoah.
Molti osservatori hanno fatto notare che nell’urgenza della lotta
politica, già altre volte Bibi l’ha sparata grossa, ma dopo quest’ultima
battuta che in barba a ogni evidenza storica, vuole riscrivere la
storia su cui lo stesso Stato di Israele è nato, il giochino
mistificatorio di portare avanti una spietata occupazione invocando
intanto il ruolo di vittima, non regge più, a lui della Shoah non gliene
può importar di meno, è solo il giochino per far digerire all’opinione
pubblica l’occupazione; ora però la commedia è diventata una farsa, la
maschera è caduta.
Ma per me c’è di più: tra la politica di occupazione portata avanti da
tutti i governi israeliani dal 1967 ad oggi e gli ebrei della diaspora
(quale io sono) vi è un conflitto di interessi, perché il gioco sporco
israeliano fatto in nome delle vittime della Shoah tende a far
confondere, a sovrapporre ebrei e Stato di Israele e contemporaneamente
genera indignazione che a volte sfocia in vero odio, con la grossa
differenza che gli ebrei della diaspora sono una minoranza nei vari
stati in cui vivono, sono quindi vulnerabili (lo abbiamo visto in
Francia), mentre Israele è uno Stato che, in quanto tale, fa una sua
politica di Stato, ha la bomba atomica e tutte le armi più potenti e
avanzate che rientrano nel calcolo del gioco che fa.
Lo si dica dunque una volta per tutte: Israele rappresenta per gli ebrei di tutto il mondo un problema.
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1 commento:
Non concordo.
Netanyahu (e sottolineo Netanyahu, non Israele) è semplicemente nazista.
Per ironia della sorte un nazista ebreo, ma pur sempre nazista, come lo erano Himmler o Göbbels.
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