sabato 30 gennaio 2016
Un'intervista all'etnologa Germaine Tillion, allieva di Mauss
Attraversare il mare. Conversazione con Germaine Tillion: intervista di Jean Lacouture, Medusa, pagine
100, euro 12,00
Risvolto
"Etnografa, allieva o vicina ai grandi nomi della moderna etnografia e
antropologia (quelli del Musée de l'Homme parigino), Germaine Tillion ha
studiato in gioventù l'Algeria scoprendo la persistenza dei costumi e
l'intreccio tra economia e società, tra credenze e pratiche, e ponendosi
istintivamente, e verrebbe da dire cristianamente, dalla parte dei
deboli è però chiara e profonda nell'analisi di un assetto sociale, di
come esso si è formato e si regge... Militante, e segnata da una
tradizione che possiamo dire socialista, ha reagito all'invasione
tedesca della Francia in modo combattivo, e lo ha scontato venendo
spedita nel lager di Ravensbruck dove sua madre è morta e dove ha
contribuito alle azioni di resistenza continuando ad analizzare la
realtà, anche la più atroce, con le lenti della sua scienza, per capire
spiegare combattere anche quel nuovo tipo di dominio e di massacro... Mi
viene da accostare la Tillion a certe figure femminili del dopoguerra
italiano che ho avuto modo di frequentare e dalle quali ho avuto modo di
imparare, in particolare quelle che, venendo dalla Resistenza, sono
state vicine alla politica ma facendo politica a modo loro. Educando,
con le parole e con i fatti. Penso ad Ada Gobetti, a Margherita Zoebeli,
o ad Angela Zucconi".
GOFFREDO FOFI Avvenire 30 gennaio 2016
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